Galleria d'Arte Moderna

 

Informazioni turistiche
Ingresso da: Palazzo Pitti, Piazza Pitti 1.
Orario di apertura: 8,15-18,50. Chiusa il lunedì
Biglietto d'ingresso: Euro 8,50. Valido anche per l'ingresso alla Galleria Palatina.

Le oltre 2000 opere esposte nella Galleria d'arte moderna forniscono una ricca panoramica sulla pittura italiana ed europea attraverso dipinti che vanno dal 1765 al 1915.
Particolarmente importante è la collezione di quadri di Giovanni Fattori e degli altri Macchiaioli.

Storia - Di particolare interesse

 Storia


Già nel 1784 il granduca Pietro Leopoldo costituì una galleria d'arte moderna all'interno dell'Accademia Fiorentina, e le sempre più numerose opere commissionate dai Lorena per Palazzo Pitti furono riunite alla metà del XIX secolo in un museo apposito (attualmente sede del Museo archeologico).
Fino agli inizi del XX secolo a Firenze continuarono a esistere diverse collezioni di arte moderna, appartenenti al Comune e allo Stato, ma nel 1914 fu deciso di riunirle in un solo museo: nel 1924 la Galleria d'arte moderna fu inaugurata nella sede attuale al secondo piano di Palazzo Pitti, nelle stanze che al tempo dei Medici ospitavano la Biblioteca Palatina e i quartieri della famiglia.

La Galleria è stata riorganizzata nel 1972-79, quando le sale che ospitano la collezione sono state restaurate ed arredate in modo da rispecchiare il gusto di metà Ottocento.

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 Di particolare interesse


Le 30 sale della Galleria seguono un ordine cronologico. Fra le moltissime pitture e sculture di grande interesse che vi sono raccolte si possono citare le seguenti:
Nelle sale 1-12 sono esposti quadri del tardo Settecento. Fra di essi, opere di Pompeo Batoni, il Ritratto di Pietro Leopoldo con la famiglia di Wilhelm Berczy e sculture di Antonio Canova (fra cui il Busto di Napoleone nella Sala 2);
Nella sala 13 è visibile un autoritratto del pittore macchiaiolo Giovanni Fattori (1825-1908);
La sala 14 è dedicata alla "Scuola di Staggia", il gruppo di paesaggisti toscani costituitosi nel 1854 intorno al livornese Serafino de' Tivoli;
Nelle sale 16-18 sono visibili le opere più importanti dei Macchiaioli: fra di esse La battaglia di Magenta e La rotonda Palmieri di Giovanni Fattori e i Paesaggi di Silvestro Lega (1826-1895);
Altre tele dei Macchiaioli sono esposte nelle sale 21-27, insieme a opere che celebrano episodi del Risorgimento.
Nelle sale 28-29 si trovano Dipinti italiani ed europei dell'ultimo XIX secolo, e nella Sala 30 sono esposte opere postimpressioniste, fra cui alcuni Dipinti di Elisabeth Chaplin (1890-1982).

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